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 a cura di: 
 Cristiano Vergani
 
   
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 Pubblica annunci qui Ottobre 2011

online dal
05/06/1997


ultimo aggiornamento:  08/10/2011








Direttiva europea sull'efficienza energetica degli edifici - Quali le conseguenze sulla normativa e sull'industria nazionali ?

Gli Stati membri della UE hanno tempo fino all'inizio del 2006 per recepire la direttiva europea "Energy Performance of Buildings Directive" (EPBD): ciò significa che tutti gli edifici di nuova realizzazione dovranno avere una certificazione energetica e che gli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'aria, al di sopra di una certa potenzialità, dovranno essere controllati periodicamente (ad integrazione di quanto già disposto dalla L. 10/91). La direttiva stabilisce inoltre le regole per mantenere un soddisfacente livello di qualità ambientale indoor nel rispetto delle performances energetiche degli impianti.

Si tratta di un obiettivo ambizioso e di difficile attuazione: è ragionevole pensare che l'effettiva armonizzazione delle norme nazionali e la loro applicazione richiederanno un arco di tempo assai più esteso. Esiste comunque nel nostro Paese, almeno a parole, una certa sensibiltà su questo tema: anche se in ritardo, fervono le discussioni ed i lavori normativi che avranno il difficile compito di conciliare molti aspetti decisamente contrastanti tra loro, come il rispetto del protocollo di Kyoto e la promozione dello sviluppo industriale di settore, oppure livelli elevati di comfort e minori costi energetici. L'EBPD rappresenta uno stimolo fortissimo all'innovazione tecnologica: è evidente come dei traguardi così ambiziosi non possano essere pienamente raggiunti se non attraverso l'utilizzo di impianti fortemente innovativi. Si tratta di una sfida importante per un settore industriale tecnicamente conservatore come il nostro. Vedremo chi sarà più pronto ed efficace nel raccogliere questa sfida.


Il ruolo della ventilazione

Le norme correlate alla direttiva sulla certificazione energetica degli edifici sono moltissime e variamente interdipendenti tra loro. Per maggiore chiarezza, è stato approntato un documento ufficiale per elencarle tutte e chiarirne le correlazioni. Si tratta del cosiddetto Umbrella Document, dal quale apprendiamo che, tra norme CEN e norme CEN-ISO, i documenti coinvolti assommano complessivamente ad una cinquantina. Per fortuna, le norme che riguardano direttamente la ventilazione si contano sulle dita di una mano e, tra queste, per la loro importanza in relazione alla normativa nazionale esistente, sottolineo il ruolo della EN 13779:2003 Ventilation for non residential buildings – Performance requirements for ventilation and room conditioning systems, e della prEN 15251 Criteria for the indoor environment including thermal, indoor air quality, light and noise. A completamento, si dovrebbe prendere in considerazione anche il documento prCEN/TR 14788 Ventilation for buildings – Design and dimensioning of residential ventilation systems, che non fa parte delle norme su mandato EPBD, ma è importante in quanto relativo agli impianti di ventilazione nell’edilizia residenziale (la nostra norma nazionale UNI 10339 comprende impianti residenziali e non residenziali).

Si tratta di argomenti abbastanza complessi ed in costante evoluzione: per avere un quadro della situazione, aggiornato al settembre 2006, è consigliabile la lettura dell'articolo:
L'evoluzione normativa della ventilazione

 

Email: cristiano.vergani@ariacube.com