Quale è il ruolo dell'ETSHI nella
determinazione dei parametri tecnici dei locali fumatori ?
O meglio, quale potrebbe essere, dato che questo indice è
entrato in discussione da pochissimo tempo nelle commissioni normative
nazionali che si occupano di questi problemi. Direi comunque un
ruolo fondamentale, in quanto mette a disposizione un metodo predittivo
per stabilire le prestazioni dell'impianto in rapporto al livello
di rischio stabilito.
Qui si apre un altro grande quesito: quale potrebbe essere un livello
di rischio accettabile ? A mio parere, si tratta di un falso problema,
in quanto, in realtà, abbiamo già dei termini di paragone
a cui riferirsi, già in uso per la tutela della salute dei
cittadini tutti, fumatori e non, adulti, anziani e bambini, sani
o non sani: i limiti di concentrazione delle micropolveri per l'aria
esterna.
Infatti, una delle evidenze più importanti che emergono
dal lavoro epidemiologico dell'NHMRC è che la mortalità
attesa a causa dell'ETS è direttamente proporzionale alla
concentrazione della frazione respirabile delle micropolveri, che
assume un peso pressoché esclusivo nella determinazione dell'indice
di rischio: potrebbe quindi essere un buon punto di partenza riferirsi
al limite di 50 µg/m3, stabilito
dall'OMS per il PM10 come limite accettabile per la popolazione
generale.
Naturalmente esistono altri possibili riferimenti: riporto quanto
scrive James Repace (unanimemente riconosciuto come uno dei massimi
esperti mondiali sull'ETS) in un recentissimo articolo uscito sull'ASHRAE
IAQ Applications (Controlling
Tobacco Smoke Pollution - Vol 3, N.6 - Summer 2005) :
"...How big are these risks? OSHA defines a risk of 1 per
1,000 as a “significant risk of material impairment of health.”
OSHA, a cognizant authority, stated that, for mortality rates of
this magnitude, “the signifi cance of risk is very great.”
Risks in excess of 3 per 10,000 are invariably regulated. Although
no cognizant authority has set an acceptable level for SHS per se,
we can ask if there is some level of mortality risk that federal
regulatory agencies have viewed as acceptable? For guidance on this
issue, we turn to a Harvard University review of 133 U.S. regulatory
decisions. The risk management decision rule employed by federal
regulatory agencies such as OSHA, Environmental Protection Agency
(EPA), and Food and Drug Administration for carcinogens and toxins
in air, water, or food is called de minimis risk, i.e.,
a lifetime risk “beneath regulatory concern.” This level
is typically one death per million persons per lifetime".
Per potere inquadrare meglio il problema, ho scritto un piccolo
foglio di calcolo per la determinazione dell'ETSHI. In questo modo,
è semplice verificare, ad esempio, a quale livello di rischio
corrispondono i parametri tecnici stabiliti dal DPCM 23/12/2003:
locale da 30 m2, quindi con capienza
di 21 fumatori (0,7 fum/m2), ad un tasso
di 2 sig./h per fumatore;
esposizione media di 63,425 µg/m3
di RSP, corrispondente ad una mortalità attesa di
ETSHI = 241 (decessi attesi per milione)
vedi calcolo in formato PDF
Come si vede, un valore ben lontano da quello auspicato da Repace
(1 per milione), comunque decisamente non realistico (camminando
su un qualsiasi marciapiede cittadino, con i limiti attuali di qualità
dell'aria, le Autorità ci garantiscono un tasso di mortalità
attesa per milione che si può stimare tra 200 e 400).
(chi fosse interessato può richiedere il foglio di calcolo
per email)
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